DARIO-NEWS - notizie, informazioni e riflessioni del comitato provinciale per Franceschini
CLICCANDO QUI puoi leggere il discorso INTEGRALE della candidatura a SEGRETARIO NAZIONALE del PD, proununciato oggi da Dario Franceschini. Come potrai leggere è ricco di spunti ed idee per la definizione della nuova identità democratica.
Puoi vedere il video dell'evento cliccando qui.
Ti segnalo anche che puoi scaricare dal sito nazionale del PD (cliccando qui) il modulo per la sottoscrizione della candidatura di Dario Franceschini. E' necessario consegnarlo alla segreteria regionale o a quella provinciale entro lunedi. Alcuni moduli sono a disposizione anche in ogni sede provinciale.
Ti ricordo i prossimi appuntamenti per i sostenitori della mozione Franceschini, per i curiosi, i simpatizzanti e per gli incerti
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- VICENZA, SABATO 18 luglio ore 10.30 presso ALFA FIERA HOTEL - PIERO FASSINO (presentazione regionale della mozione Franceschini)
- ABANO TERME (PADOVA), SABATO 18 luglio a partire dalle ore 17.30 DEBORA SERRACCHINI E DAVID SASSOLI alla FESTA DEMOCRATICA. Per info clicca qui
Non dimenticare di visitare il NUOVO SITO WEB di Dario Franceschini: www.dariofranceschini.it
Di seguito puoi invece leggere una breve sintesi del discorso di Dario:
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Un mondo che corre veloce e un PD che non ha intenzione di arrancare. È questo lo scenario descritto da Dario Franceschini nel corso della presentazione ufficiale del suo programma. Il partito disegnato dal candidato segretario punta su cinque concetti chiave, cinque modi per ripartire alla volta del futuro.
Fiducia. “Fiducia è la risposta alla paura che la destra alimenta e cavalca parlando di sicurezza. –dice il segretario PD - Paura della crisi, paura di perdere il lavoro, dell'immigrato, della criminalità, della povertà, della solitudine. Paura per il futuro del mondo e per i nostri figli che dovranno viverci. Quella paura che spinge alle ronde, a difendersi da soli, che spinge a rinchiudersi in casa, impauriti dagli altri che ti vivono vicini, e da come te li rappresenta la televisione. Servono allora misure e comportamenti che alimentino la fiducia personale e collettiva. Quella fiducia che tiene insieme la vita, le comunità, il mercato”. Una fiducia che deve portare ad avvicinare diversi modi di sentire, deve appianare le distanze “fra nord e sud, giovani e anziani, imprenditori e lavoratori”.Proprio su questo ultimo punto Franceschini sottolinea: “gli imprenditori sono una parte del mondo del lavoro e una parte di noi democratici. In campagna elettorale sono stato a Prato, in una piccola impresa del tessile. Il proprietario mi ha parlato dei problemi gravi della sua azienda poi, indicando i suoi dipendenti, mi ha detto: "Io non licenzio nessuno. O ci salviamo tutti o chiudo".Questa è l'Italia che sconfiggerà la crisi”.
Nessuno chiede però a questi volenterosi di farlo da soli. Il segretario spiega: “Vogliamo cambiare il nostro welfare e renderlo uno strumento universale che accompagni tutte le persone e le famiglie nel corso della vita, proteggendole dai rischi della povertà e dell' emarginazione. Un welfare che cominci dalla cura e dall'educazione dei bambini, e che dia un ruolo centrale alla formazione permanente, come leva fondamentale per valorizzare le capacità personali. E vogliamo che riguardi non solo i lavoratori subordinati, come nel welfare storico, ma anche i lavoratori autonomi e gli imprenditori, specie quelli piccoli che oggi sono privi di difese sociali. La fiducia và restituita dando risposte alle paure dei cittadini, alimentate dalla criminalità e dall'immigrazione clandestina”. La criminalità, italiana o straniera che sia, deve essere combattuta duramente, “solo così si potrà promuovere la cultura dell’integrazione”.
Regole. Alla “sregolatezza” di Berlusconi e del suo governo Franceschini oppone “una gerarchia di diritti e doveri”. Soprattutto i doveri e le responsabilità dovranno ritrovare vigore. “Se si fosserto rispettate le regole scenari terribili come quelli dell’Abruzzo, di Reggio Emilia, delle regioni tormentate dalla criminalità organizzata ci sarebbero state risparmiate”. La prima regola da ristabilire è quella sul conflitto di interessi, “ormai accettata da tutti. E la responsabilità è anche del centrosinistra che in anni non ha approvato una legge importante come quella”. E sempre sulle regole ribadisce che “serve un parlamento più dinamico, un parlamento con una camera sola e la metà dei parlamentari”.
Uguaglianza. Un problema che qualcuno crede superato e che invece torna a riproporsi con forza. “Non deve essere un appiattimento delle differenze ma una parificazione delle possibilità. La destra la ritiene un’utopia, noi sappiamo che è possibile”. E per questo che bisogna dire di si all’innovazione, “a partire dalla banda larga che ha la stessa importanza delle autostrade venti anni fa”.
Merito. Secondo Dario Franceschini “è la leva per superare le ingiustizie sociali, una speranza per migliorare la vita di figli e nipoti”. È per questo che il nuovo PD vuole dire basta alla cooptazione e al clientelismo. “Il merito deve essere punto di riferimento in tutti i settori, anche nell’economia e nell'impresa privata. Una società, quella immaginata da Franceschini, in cui il le qualità individuali vengono premiate, ma in cui "tutti partono con le stesse possibilità.
Qualità. "Ogni paese ha il suo punto di forza il nostro è la qualità"
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