PRIMARIE PD, FRANCESCHINI PUNTA SUL RINNOVAMENTO
Scelta opposta rispetto alla mozione Bersani: largo ai giovani e alle energie nuove
PADOVA, 13 OTT. - Se a Padova la mozione Bersani schiera tutti i big, Franceschini sceglie il rinnovamento, sia nelle liste per l’elezione dell’assemblea nazionale sia in quelle per l’assemblea regionale.
Nella città di Padova tutti i dirigenti più in vista della mozione Franceschini, infatti, hanno voluto fare un passo indietro per fare largo a nomi emergenti, ad esponenti dell’associazionismo, del sindacato, della cultura. «Le Primarie devono essere un’occasione per aprire il partito a nuove energie, non per presentare schieramenti e nomi gia’ consolidati. Il rinnovamento? Tutti lo predicano poi nessuno lo pratica – spiega Paolo Giacon, coordinatore provinciale della mozione e consigliere provinciale – Noi abbiamo voluto dimostrare coerenza: autorevoli esponenti come Paolo Giaretta, Andrea Colasio e Ivo Rossi hanno scelto di non candidarsi per allargare la partecipazione, confermando la loro visione strategica e lungimiranza politica. Io stesso ho scelto di fare un passo indietro e di continuare a dedicarmi al coordinamento organizzativo e all’iniziativa politica della mozione».
Con le Primarie del 25 Ottobre i padovani potranno scegliere i segretari nazionale e regionale e assieme a loro eleggere l’Assemblea Nazionale e Regionale del Partito Democratico. Paolo Giaretta, senatore, Ivo Rossi, vicesindaco a Padova ed Andrea Colasio, assessore alla Cultura, dunque scelgono di non candidarsi direttamente. “Continueremo a sostenere il programma di rinnovamento di Franceschini – afferma Paolo Giaretta – tuttavia preferiamo svolgere il nostro compito nelle istituzioni. Vogliamo contribuire a dare fiducia anche ad una nuovo gruppo dirigente in grado di portare energie preziose e contribuire alla crescita del nostro partito. Un segnale concreto, in linea con i principi di merito e fiducia che ispirano la mozione Franceschini.” I tre big, in sintesi, rimarranno punti di riferimento per i franceschiniani padovani, sulla base di un patto intergenerazionale “di ferro” con le giovani leve del partito.
A guidare le liste per Franceschini in città Matteo Corbo, 24enne segretario provinciale dei Giovani Democratici e Vincenzo Cusumano, laureando in giurisprudenza, il piu’ giovane consigliere comunale del PD. “Ho deciso di sostenere Dario Franceschini perchè credo in un progetto innovativo che sappia guardare in avanti lasciando alle spalle le appartenenze e sappia puntare su merito e qualità. Franceschini ha in mente un partito aperto alla contaminazione non chiuso nelle segreterie di partito. Lo dimostra la chiarezza del suo messaggio.”
Nelle liste della provincia e della città si riconoscono subito Nona Evghenie, consigliera comunale, Cristina Bonetti, imprenditrice, gia’ ai vertici di Confindustria Giovani, Massimo Bettin, giovanissimo esponente della CGIL del Veneto, gia’ protagonista dei movimenti studenteschi, Franca Taddeo, da anni promotrice di associazioni e di iniziative culturali. Spiccano i nomi di Stefano Allievi, docente di Scienze Politiche all’Università di Padova e di Michela Lorenzato, esponente dell’ARCI. Confermate le presenze di Dino Cavinato e Marcello Volpato nell’Alta Padovana, nella Bassa invece guidano le liste franceschiniane Giancarlo Piva, sindaco di Este e la giovane dirigente Giulia Narduolo. Con Franceschini anche la coordinatrice provinciale delle donne democratiche, Antonia Maddalosso.
Regista della delicata operazione ed instancabile tessitore del patto intergenerazionale democratico, il consigliere provinciale trentenne Paolo Giacon, per due anni braccio destro del Senatore Paolo Giaretta ai vertici della Segreteria Regionale del Partito Democratico. “La generosità e la lungimiranza sono doti rare in politica – afferma Giacon e aggiunge: - Giaretta, Rossi e Colasio hanno dimostrato grande coraggio. La loro leadership ne esce rafforzata: i padovani lo apprezzeranno. I due assessori in particolare hanno gia’ ottenuto una valanga di preferenze alle ultime tornate amministrative: il loro mandato è chiaro, in città e nel partito.” Ed il giovane dirigente puntualizza alcuni aspetti, sottolineando le differenze tra le liste Franceschini e quelle dei competitori: “Altre mozioni si richiamano legittimamente all’esperienza dell’Ulivo di dodici anni fa e in maniera coerente hanno composto una lista che strizza l’occhio agli anni Novanta. Insieme agli amici della mozione Franceschini non vogliamo fermarci al presente o ancorarci al passato, bensi abbiamo scelto di guardare al futuro e dare ai padovani la possibilità di scommettere su dirigenti, militanti e quadri emergenti, in grado di collaborare in maniera dinamica ed innovativa con chi ha piu’ esperienza.” E’ questa la chiave di volta delle liste franceschiniane, caratterizzate da un buon equilibrio tra esperienza ed innovazione. “Siamo molto ottimisti sul possibile risultato di Franceschini: - conclude Giacon – la parola adesso aspetta agli elettori padovani, a cui chiediamo di sostenere il programma di coraggio e rinnovamento del Segretario uscente. Non si tratta di rimettere in discussione quanto affermato dagli iscritti nelle convenzioni di circolo, ma di aprire il partito alla voce della società, degli elettori e di tutti coloro che pur non essendo iscritti si sentono nel cuore e nello spirito democratici”.
Il suo collega in Consiglio Provinciale Matteo Corbo, che guiderà la lista per l'Assemblea regionale in città, aggiunge: "Abbiamo voluto dare un grande segnale di discontinuità e di partecipazione. Le liste sono state decise insieme, cercando di coinvolgere persone provenienti dal territorio e da tutti gli ambiti della società: dirigenti e militanti, ma anche imprenditori, studenti, insegnanti, lavoratori a tempo determinato. Insomma, le persone che vivono davvero la vita di ogni giorno. Le persone di cui questo partito e l’Italia hanno davvero bisogno."
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