domenica 10 gennaio 2010
mercoledì 4 novembre 2009
ALCUNI APPUNTAMENTI INTERESSANTI
Alcune riunioni preliminari sono in corso di convocazione nei tre collegi (Alta, Bassa, Padova Metropolitana). Potremmo pensare per fine novembre una prima convention provinciale. Nel frattempo, per tutti coloro che fossero interessati segnalo tre appuntamenti
- Convegno promosso dall’Università di Padova: “Le province nella Repubblica Italiana: quale futuro?”venerdi 20 novembre tavola rotonda ore 15.30, presso la Sala Consiliare della Provincia di Padova
- Convegno promosso dal Gruppo Consiliare PD alla Provincia di Padova “Quale futuro per i trasporti pubblici locali?” venerdi 6 novembre ore 17.30, presso la Sala Rappresentanza della Provincia di Padova
- Convegno “Caritas in Veritate nell’economia e nell’impresa”, promosso da UCID Padova , sabato 14 novembre ore 9.15 presso il Seminario Maggiore di Padova
comunicato stampa
È nata Area Democratica Veneta
PADOVA, 4 NOV. – Sulla scia di quella nazionale, è nata ieri sera a Padova “Area Democratica Veneta”, il coordinamento regionale dei sostenitori della mozione due, che al congresso hanno sostenuto Dario Franceschini e Andrea Causin. L’area lavorerà provincia per provincia anche per «contribuire alla migliore presenza del Veneto negli organismi nazionali del Pd».
In vista dell’assemblea regionale del 15 novembre, che dovrà eleggere il nuovo segretario regionale del Partito Democratico, l’assemblea di Area Democratica ha preso atto del risultato delle primarie e ha dato mandato a una delegazione guidata da Andrea Causin di discutere con la maggioranza relativa e con l’area Marino una proposta di gestione plurale del partito, «nella consapevolezza che la specifica situazione della regione richieda un progetto politico aperto e innovativo per incidere con successo nel conflitto aperto tra Pdl e Lega, il quale ha ormai assunto una valenza nazionale».
lunedì 26 ottobre 2009
26 ottobre 2009 : lettera ai sostenitori padovani di franceschini e causin
IL GIORNO DOPO: LETTERA AI SOSTENITORI PADOVANI DI FRANCESCHINI E CAUSIN
Carissimi amici,
questa è l’ultima comunicazione che riceverete da parte della Mozione Franceschini. Da oggi in fatti le mozioni non esistono piu’: esiste finalmente un unico grande partito pronto a farsi carico della responsabilità di cui è stato investito, grazie al voto di tre milioni di elettori.
Non ci sono piu’, a mio avviso bersaniani, franceschiniani e mariniani. Non ci sono piu’ etichette. Rimangono, per fortuna, le idee, lo spirito di servizio, il desiderio di lavorare per il PD, le relazioni interpersonali che stanno alla base della dinamica del partito. Tutti dobbiamo fare la nostra parte per tornare a governare in Veneto ed in Italia. La straordinaria partecipazione per l’elezione del segretario nazionale ha dimostrato che i cittadini hanno voglia di contare, di partecipare alle grandi scelte di un partito nazionale. E dobbiamo ringraziarli del sostegno che hanno manifestato ad un PD in difficoltà e logorato da un congresso troppo, troppo lungo. Iscritti ed elettori, insieme, hanno assegnato la leadership a Pierluigi Bersani: ora rappresenta tutti i democratici e insieme a lui, a Franceschini e Marino, parteciperemo al radicamento e alla crescita del PD. Le elezioni regionali dovranno portarci ad un immediato incremento nel consenso tra i veneti e gli italiani.
Lo ripeto: da oggi le mozioni non esistono piu’: resta tuttavia la necessità di valorizzare le energie, le innovazioni e le persone che la mozione Franceschini – assieme alle altre di Bersani e Marino - hanno messo in campo e che da oggi sono patrimonio condiviso di questo nostro partito. I dieci discorsi di Dario Franceschini agli Italiani (agli operai, agli imprenditori, ai nonni, alle donne, ai ricercatori, ai liberi, ai nuovi italiani e a tanti altri) rimarranno una pietra miliare nella storia di noi democratici, come il discorso del Lingotto. Rimangono nel nostro cuore, come rimangono nell’identità del nostro partito.
Permettetemi, a nome di Franceschini e di Causin di ringraziare ciascuno di voi. Abbiamo condiviso insieme un percorso e abbiamo imparato a contare gli uni sugli altri. Costruendo relazioni, fiducia, anche simpatia, per usare un termine caro a Debora Serracchiani: e questi elementi non possono che far bene a questo nostro PD. Vi ringrazio per il vostro spirito di sacrificio, per lo spirito di servizio di tanti candidati e delegati, per la passione politica che ha animato queste settimane. Ma la cosa piu’ importante è che abbiamo imparato ad essere veramente democratici: a confrontarci su idee differenti, a fare sintesi, ad accettare che il nostro partito è composto da iscritti ed elettori e che non c’e’ un pensiero unico, ma una pluralità di esperienze politiche che sono origine della sua forza e della sua grande potenzialità.
Solo pochi mesi ci separano dal prossimo cruciale appuntamento delle elezioni regionali. Dobbiamo quanto prima individuare il candidato presidente e lavorare sul programma: puntando il dito su quanto in quindici anni non è stato realizzato e su quanto riteniamo indispensabile e prioritario per la nostra regione. Mi auguro che i vertici del partito, a tutti i livelli, procedano alla convocazione delle rispettive assemblee e degli organi dirigenti per stabilire un percorso condiviso verso le regionali. Vista la difficile situazione di centrodestra e Lega il risultato è a portata di mano. Il nostro PD ha appena due anni: la storia è appena cominciata. E noi siamo pronti a fare la nostra parte. Adesso.
un cordiale e democratico saluto
Paolo Giacon
giovedì 22 ottobre 2009
Primarie Pd, Giacon: «Per Franceschini propaganda in 8 lingue»
«Siamo in assoluto il partito più innovativo ed aperto di tutto il panorama politico italiano - afferma Paolo Giacon, consigliere provinciale ed esponente veneto della mozione Franceschini - e cerchiamo di applicare nelle nostre regole interne gli stessi principi che vorremmo vedere applicati anche nello Stato italiano. Gli stranieri che onestamente lavorano nel nostro Paese, operai, commercianti, imprenditori, stanno costruendo qui il futuro delle proprie famiglie, ma contribuiscono anche a costruire il futuro e lo sviluppo del nostro Paese. Hanno tutto il diritto di partecipare alle vita pubblica e sociale delle nostre comunità locali. Il centrodestra sembra si sia completamente dimenticato di uno dei capisaldi del pensiero liberale “no taxation without representation”. Noi vogliamo recuperare questo principio, assieme quello di uguaglianza e di solidarietà, in un contesto di pieno rispetto delle regole della convivenza civile. La strada dell’integrazione e della nuova Italia è lastricata di diritti ma anche di doveri e la politica non può chiudere gli occhi, pensando che l’esercito, le ronde e i vari pacchetti sicurezza siano l’unico strumento per garantire la coesione sociale del Paese. La stessa partecipazione alla vita pubblica è uno strumento di integrazione e di sviluppo sociale fondamentale».
«Ci sono segnali positivi - prosegue il democratico - la xenofobia della Lega è sempre più isolata, persino esponenti autorevoli come Fini o l’ex Ministro dell’Interno Pisanu cominciano a ripetere da qualche settimana quanto i democratici ed il centrosinistra moderato ripetono da anni. Politiche migratorie più efficienti, cittadinanza italiana dopo 5 anni di residenza e lavoro in Italia, cittadinanza italiana ai minori nati in Italia, diritto di voto amministrativo a chi lavora e risiede stabilmente nei comuni Italiani, misure per l’integrazione. Questo il programma responsabile di chi vuole coniugare l’irrinunciabile diritto alla sicurezza con percorsi di integrazione positivi e necessari. Questo il programma del partito democratico, che come ricorda Dario Franceschini, pronto ad accogliere il contributo e l’impegno degli italiani che da generazioni o da secoli risiedono nel nostro Paese e di tutti i nuovi italiani».
sabato 17 ottobre 2009
LIBERA STAMPA IN LIBERO STATO
Sul tema si confrontano Paolo Gentiloni, Daniele Carlon, Andrea Causin e Stefano Allievi
Lunedì 19 a Padova dibattito sulla libertà di stampa
PADOVA, 17 OTT. – “Libera stampa in libero Stato”: è il tema dell’incontro promosso dal Partito Democratico del Veneto con Paolo Gentiloni, già ministro delle Comunicazioni, a Padova, lunedì 19 ottobre, alle ore 20.45 presso la Sala Anziani del Municipio.
A confrontarsi sulla salute della libertà di stampa nel nostro Paese, assieme all’on. Gentiloni, saranno il consigliere regionale Andrea Causin, il vicesegretario nazionale della FNSI del Veneto Enrico Ferri e il docente universitario Stefano Allievi.
A moderare il dibattito sarà la giornalista Eva Franceschini del direttivo di Re:Fusi. L'introduzione è affidata a Paolo Giacon, consigliere provinciale del PD.
LIBERA STAMPA IN LIBERO STATO
Sul tema si confrontano Paolo Gentiloni, Daniele Carlon, Andrea Causin e Stefano Allievi
Lunedì 19 a Padova dibattito sulla libertà di stampa
PADOVA, 17 OTT. – “Libera stampa in libero Stato”: è il tema dell’incontro promosso dal Partito Democratico del Veneto con Paolo Gentiloni, già ministro delle Comunicazioni, a Padova, lunedì 19 ottobre, alle ore 20.45 presso la Sala Anziani del Municipio.
A confrontarsi sulla salute della libertà di stampa nel nostro Paese, assieme all’on. Gentiloni, saranno il consigliere regionale Andrea Causin, il vicesegretario nazionale della FNSI del Veneto Enrico Ferri e il docente universitario Stefano Allievi.
A moderare il dibattito sarà la giornalista Eva Franceschini del direttivo di Re:Fusi. L'introduzione è affidata a Paolo Giacon, consigliere provincile del PD.